venerdì 18 aprile 2008

"L'italia dei Valori"

Mi chiamo Savio Pagano, ho 25 anni e sono nato a Catania.

Ho conseguito un diploma di tecnico informatico ed ho frequentato l’Accademia di belle Arti di Catania. Nella vita mi occupo di arte a 360°.

Ho conosciuto la corrente di Beppe Grillo collegandomi al suo blog e seguendo i suoi spettacoli.
Vedo Beppe Grillo come cittadino modello ed apprezzo il suo spirito propositivo, come la denuncia del degrado politico attuale e dei disastri ecologici.

La sua semplicità nell’illustrarci una terribile e cruda realtà italiana mi ha aperto gli occhi, mi ha spinto a fare qualcosa di concreto.
La politica fa parte di noi, che lo vogliamo o no, poiché influenza le nostre vite costantemente.



La verità viene da quello che noi percepiamo, la realtà cammina pari passo con essa, come un ombra che cela cose terribili.

La società è fatta di persone comuni ed artisti, quest’ultimi sono uomini dotati di sensibilità particolare, visionari, sognatori, persone che hanno una percezione diversa del mondo, scultori di sogni, capaci di leggere le sfumature ed interpretare le ombre che ci tormentano nel sonno.

Io sono uno di questi e voglio raccontarvi ciò che ho visto in un paese astratto come il mio, dove ciò che importa è il consumismo e “l’impressione” di una vita agiata, dove il bene pubblico è una cosa che riguarda molti, ma che decidono solo in pochi…

Io vedo questo quando giro per le strade, io vedo questo quando scatto una foto, io vedo questo quando plasmo l’argilla, io vedo questo quando guardo negli occhi i mie cari.
Io vedo il compromesso, ovunque, nelle parole, nei gesti, nei fatti.
Sono amareggiato perché ormai la mia origine è diventata motivo di vergogna, un insulto, un offesa ad ogni moralità.

Ho visto uomini schiavi di sé stessi, nati qui come me, uccidere innocenti a sangue freddo solo perché qualcuno lo aveva ordinato. Ho visto le mie speranze saltare in aria con esplosivi. Ho visto un padre di famiglia rubare la spesa ad una vecchietta per poter portare qualcosa a casa. Ho visto giornalisti, che sono il simbolo della libertà di pensiero, preferir tacere o dire qualcosa che non
pensano. Ho visto “onorevoli” esultare per esser stati condannati. Ho visto lavoratori vantarsi di percepire uno stipendio senza svolgere il proprio lavoro mentre altri elemosinano qualcosa che non si può definire tale. Ho visto intere famiglie avvantaggiarsi su altre contro ogni sano principio…

E quando vedo me stesso riflesso su uno specchio mi sento spoglio, poiché i politici della mia nazione mi hanno tolto davvero tutto ciò che conta… un futuro nel posto dove sono nato, la speranza, la dignità.

Sono nato in un Paese dove delinquere è quasi una gara fra amici, dove molti politici succhiano il frutto del duro lavoro delle famiglie e lo fagocitano per tornaconto personale, elargendolo ai loro schiavi affinché questo incubo non finisca, che sventolano mortadella e lanciano sputi nel parlamento, che ci umiliano davanti al mondo con la loro condotta, come Italiani.

Ma che Italiani… eravamo un popolo di menti brillanti, adesso siamo un popolo verso il terzo mondo. DOVE SONO I VALORI? DOV’E FINITA LA LOTTA PER ESSI? SVEGLIATI ITALIA!
Io sono disgustato da questa “casta” di avvoltoi che si è venuta a creare, e sono ancora più disgustato da coloro che dovrebbero opporsi e non fanno nulla, vivendo come dei parassiti a spese di altri. Persino gli estremisti sembrano ridotti a teneri agnelli! Dove è finito l’ardore dei nostri padri?

I mass-media ci hanno livellato: siamo tutti uguali ed incapaci di ribellarci, deboli ed insignificanti.
Ma con la cittadinanza attiva e l’informazione le cose possono cambiare.
Io non mi sento rappresentato da questi signori che governano l’Italia come fosse loro, come Oligarchi, che celano mafiosi fra le loro schiere, che promettono grandi ideali ma che non credono in niente.

Io non credo in questo sistema, dove non posso scegliere chi mi deve rappresentare, dove non posso intervenire sulla mia vita, dove il mio pensiero non conta, dove pochi anonimi decidono per tanti.

IO NON CI STO PIU’, e mi alzo in piedi per gridarlo forte! Affinché questo paese non corrompa me ed i miei ideali di giustizia ed altruismo.

Io Amo l’Italia, ma è il momento che l’Italia cominci ad amare sé stessa.

Le elezioni regionali sono solo un inizio, la rivoluzione sta avvenendo dentro di noi… ed io ne sono la prova, perchè altrimenti non sarei qui a parlarvi.

Per un nuovo rinascimento.


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