giovedì 10 luglio 2008

Presidente della repubblica? serve ancora a qualcosa?

Riflettendo sui recenti avvenimenti DI DUBBIA COSTITUZIONALITA mi domandavo...

Ma il presidente della repubblica..serve ancora a qualcosa?

riporto un articolo di martinelli che fà il quadro della situazione in maniera egregia:

"Giorgio Napolitano ha autorizzato la presentazione alle Camere del “Lodo Alfano”, il Decreto Legge che blocca i processi penali alle alte cariche dello Stato, o meglio a Berlusconi.

Giorgio Napolitano fa lo gnorri suo malgrado turandosi occhi e naso davanti alla Loggia p2 evoluta, carrozzone che traghetta un’elite criminale di politici e industriali che tengono in scacco alcuni settori nevralgici dell’economia italiana. Un’elite di complici con ville e conti correnti all’estero che assiste sogghigna allo sfascio sociale, ubriaca di potere e di controllo.

Giorgio Napolitano che ha festeggiato gli 83 anni sulla via Krupp di Capri davanti a un gruppo di nudisti denunciati al posto suo di atti osceni, come Cossiga, Scalfaro e Ciampi, ha vissuto tutte le pagine nere della Repubblica e le stragi organizzate dai servizi segreti italiani di concerto con la P2 avallata dagli Andreotti e dal Vaticano. Come Cossiga, Scalfaro e Ciampi (quello che firmò il primo lodo Schifani a Natale 2003) Napolitano è stato eletto presidente dai partiti, non dal popolo come accade negli Usa. Quella carica, in Italia, impone favori di ritorno alla casta.

Giorgio Napolitano ha una grave responsabilità politica nell’assecondare il lodo Alfano perché sa che è incostituzionale. Presiede il Csm, l’organo di autogoverno che ha già richiamato all’ordine perché alcuni suoi componenti si sono lasciati scappare la notizia sull’incostituzionalità della salva premier.
Col lodo Alfano la Legge non sarà più uguale per tutti.

Giorgio Napolitano è il “ponte sullo stretto” fra Ds e Forza Italia. Il collante di Veltrusconi che non salta indignato sullo scranno di fronte a questa sfilza di emendamenti e dl del governo Berlusconi, ossessionato dal chiudere il cerchio della dittatura isolandosi dalla giustizia e dal popolo sovrano.

Giorgio Napolitano, col suo silenzio e i suoi falsi richiami di circostanza in cui auspica il clima politico sereno, asseconda la sovversione della democrazia senza prendere posizione nell’interesse degli italiani che rappresenta. Ma non ne pagherà le conseguenze in prima persona, visto che il lodo riguarda anche la sua carica.

Giorgio Napolitano che non prende posizioni su questo lodo che passerà per la seconda volta strizza l’occhio alla mafia suo malgrado. Nell’era della “pluralità delle fonti disponibili” come si ama ricordare, è tenuto a rendere conto sul perché di certe decisioni, anche se costretto a prenderle. Questa in particolare, che rende le alte cariche dello Stato diverse dagli altri italiani davanti alla Legge.

Ritengo che gli italiani abbiano diritto di urlare una forma di tradimento nei suoi confronti. Ciò anche se in Italia il presidente della Repubblica può essere messo alle strette soltanto dal Parlamento che lo rinvia a giudizio alla Corte costituzionale.

Giorgio Napolitano deve spiegare perché autorizza la presentazione alle Camere di questo lodo porco. Deve spiegare perché non si indigna. Deve spiegare quali poteri si impone di coprire. Deve spiegare quali vantaggi ne trae la nazione che presiede. Altrimenti si dimetta. Faccia un’azione forte! Spiegare. Essere chiaro e trasparente. Come in una Democrazia.

Ma siccome non lo fa Giorgio Napolitano si comporta da complice degli eversori.

Non prova vergogna perché la vergogna è un sentimento nobile che assale solo i galantuomini. Rimpiango Sandro Pertini."

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